"In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso" - Aristotele

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già inventata" - Albert Einstein

"Abbiamo la Terra non in eredità dai nostri genitori, ma in prestito dai nostri figli" - proverbio indiano


Ciao a tutti! Questo blog è dedicato a tutti coloro che amano la natura e che amano osservarla, leggerla, scriverla.
Qui troverete i vostri animali preferiti e i luoghi che da sempre sognate di visitare; i libri più interessanti; news e articoli su argomenti attuali come la caccia, la vivisezione, la deforestazione; link a eventi e iniziative; le più belle foto dal web e altro ancora...
...tutto ciò che volete sapere sulla natura è qui!
Roby

lunedì 28 febbraio 2011

“IL POLLICE DEL PANDA”
DI STEPHEN JAY GOULD

Dalla mano di un affermato biologo e paleontologo nasce una raccolta di brevi saggi che costituiscono un excursus sulla teoria evoluzionistica di Darwin.
Il libro si apre con un’interessante descrizione dell’insolito stile di vita di un simpatico animale, il panda, che, pur annoverando tra i parenti più stretti i carnivori orsi, si è adattato a nutrirsi di bambù. O meglio, di germogli di bambù, che deve estrarre dall’interno della pianta mediante un’accurata operazione di scorticamento. E per fare ciò ha sviluppato un pollice opponibile apparentemente del tutto simile a quello umano. Questo “pollice” è in realtà un osso del polso che si è allungato, rendendo così più semplice al panda maneggiare il suo bambù: è questo un tipico esempio di evoluzione.

Con questa opera S. J. Gould, fervente sostenitore della teoria evoluzionistica, vuole minare alla base il creazionismo, che vede tutto immutato dai tempi dei tempi, sostenendo Darwin nella sua ipotesi di un mondo in continuo cambiamento: la natura non è un divino artefice che crea tutto dal nulla, bensì un abile artigiano, che opera un raffinato bricolage “lavorando” con ciò che ha a disposizione.
La teoria di Darwin si basa sul concetto di selezione naturale, che crea pressioni su modifiche e mutazioni casuali che promettono un miglior adattamento dell’individuo all’ambiente: la prova più lampante dell’evoluzionismo non si trova quindi nella perfezione delle creature, bensì nella loro imperfezione.
Il concetto di selezione naturale è stato inoltre applicato da Darwin all’evoluzione dell’uomo, anche se questa idea ha avuto non poche difficoltà ad essere accettata. Ai tempi dell’esimio scienziato vigeva il credo che l’uomo fosse il centro dell’universo, dotato com’è di intelletto e morale: egli doveva essere frutto di una mente superiore e non poteva certo appartenere al regno animale.
In questo libro l’autore spiega e prova la validità della teoria evoluzionistica con esempi che toccano tutte le discipline delle scienze naturali, dalla paleontologia, alla zoologia, alla botanica, all’antropologia (con applicazioni alla fumettistica, in un’interessante descrizione dell’evoluzione di Topolino!); si schiera dalla parte di scienziati che hanno raggiunto risultati tramite ragionamenti bizzarri e denuncia la brutalità di numerose teorie, anche vere, fondate principalmente sui pensieri razzisti di chi le ha create.

È questa un’opera scorrevole e interessante per chi è già iniziato alle scienze della natura, ma comprensibile anche per chi ancora non fa parte di questo mondo dalle mille discipline. Per chi ancora non ha chiaro come funziona il pianeta in cui viviamo, quali sono le leggi che lo governano e come la vita si svolge in esso, S. J. Gould risponde in maniera chiara ed esaustiva: qual è la forma di vita più primitiva? Nell’uomo si è sviluppato prima il cervello o la posizione eretta? Gli uccelli discendono dai dinosauri? È vero che l’America del Sud, prima che si congiungesse a quella del Nord, era abitata da marsupiali? La Luna si sta allontanando dalla Terra?  I dinosauri erano stupidi? È vero che la durata dell’anno solare sta diminuendo?

Se volete scoprirlo, leggete il libro!

domenica 27 febbraio 2011

"LA BELLA ZOOLOGIA"
DI DANILO MAINARDI

Danilo Mainardi è uno dei più noti etologi italiani, con una brillante carriera alle spalle. La sua profonda conoscenza degli animali e dei loro più svariati comportamenti ci ha regalato una serie di interessanti testi sull’argomento, di cui questo libro fa parte.
“La bella zoologia” tratta, come suggerisce il titolo, di questa affascinante disciplina troppe volte sottovalutata in questo nostro mondo moderno. Perché spesso ci dimentichiamo che anche noi facciamo parte della sfera animale. E questo è un libro scorrevole e davvero interessante anche per chi la natura non la ama, o non la capisce.

Il libro è suddiviso in quattro parti, ognuna delle quali si concentra su argomenti diversi ma allo stesso tempo collegati.  
Prima parte - Gli animali sono intelligenti = alcuni animali non possiedono una mente, ma hanno comunque una sapienza, insita negli istinti. Un’intelligenza innata e collaudata sul campo: come le fragili falene, che hanno imparato a percepire gli ultrasuoni dei pipistrelli e quindi a schivare i loro attacchi; o come alcuni uccelli territoriali, la cui aggressività dell’attacco dipende dal tipo di nemico (estraneo o “vicino di casa”); o ancora come i topini, che distinguono i gradi di parentela mediante l’odore. Alcuni animali presentano poi differenze tra mente maschile e femminile e spesso anche capacità simili, uguali o addirittura superiori alle nostre.

Seconda parte – Storie e ritratti = si tratta di racconti di animali speciali, di altruismo, di estinzioni, di reintroduzioni, di tradizioni, di animali-simbolo; storie del passato, del presente e del futuro.

Terza parte – Evoluzione e adattamenti = questa sezione tratta dei vari tipi di evoluzione, che hanno portato i dinosauri a trasformarsi nei rettili e negli uccelli odierni, le tartarughe a rimanere pressoché immutate nel tempo, i delfini ad assumere la forma dei pesci, e così via. Un tipo diverso di evoluzione riguarda l’uomo: si tratta più che altro di un avanzamento culturale, negli ultimi anni così rapido da impedire alla natura di stare al passo. Perché, nei tempi giusti, l’evoluzione può tutto.

Quarta parte – Intorno all’uomo = l’uomo tende a sentirsi al di sopra degli animali, ma in realtà è anch’egli un animale, anche se molto diverso. Lo dimostra il fatto che noi conviviamo da millenni con altre specie, con cui comunichiamo efficacemente e con cui si instaurano legami particolari, che spesso implicano vantaggi reciproci: come ignorare la particolare unione tra cane e padrone? Mainardi stesso definisce gli animali con il termine di “gente”, o i bambini umani con la parola “cuccioli”. Un modo per abbattere la fittizia barriera tra l’uomo e gli altri animali.


Lo studio e l’osservazione degli animali, oltre a dare grandi soddisfazioni, stupisce in quanto a scoperte curiose: lo sapevate che i topini cantano? Che i varani sono una specie giocosa? E che coccodrilli e germani reali, specie tanto diverse, condividono la stessa affettuosità e la stessa attenzione verso la propria prole? Se non ci credete armatevi di pazienza e cimentatevi nell’osservazione di queste creature all’opera!
"L'ANELLO DI RE SALOMONE"
DI KONRAD LORENZ

Il titolo di questo famoso libro rimanda alla leggenda di Re Salomone, che, venuto in possesso di un anello magico, era in grado di parlare con gli animali.
Konrad Lorenz paragona sé stesso al Re Salomone per la sua capacità di comprendere e farsi comprendere dalle altre creature, ma con un punto a suo favore: egli non ha bisogno di alcun anello per “parlare” con i suoi animali.

L’anello di Re Salomone non è solo uno dei più importanti trattati di etologia, è anche un classico della letteratura, dove l’autore racconta le avventure e le disavventure che conseguono alla convivenza con gli animali in modo ironico e divertente, creando come una sorta di diario personale dove egli racconta le proprie gioie, i successi e i fallimenti e dove non esita anche a mettersi in ridicolo.
Dalla lettura di questo “diario” scaturisce il grande amore che Lorenz prova nei confronti degli animali: ed è proprio questo amore che ha permesso allo scienziato di studiare così approfonditamente il comportamento animale, mettendo a repentaglio la propria reputazione fino ad arrivare a godere della “fama di persona innocua, fama condivisa con l’altro idiota del villaggio”.

Quest’opera, come dice l’autore stesso, è stata concepita nell’ira, scaturita da un uso scorretto delle descrizioni e umanizzazioni degli animali da parte di chi ne vuole scrivere e non ne conosce abitudini, comportamenti e fisionomia. Anche Lorenz, nel suo libro, associa i rituali, i gesti e i comportamenti animali a quelli umani, tanto da usare termini quali “innamorarsi”, “fidanzarsi” e “matrimonio”. Con ciò, però, egli non cerca di umanizzare gli animali, bensì vuole evidenziare quanto questi atteggiamenti siano “pre-umani”, cioè siano un’eredità lasciataci da queste creature nel corso dell’evoluzione. Per questo, quando osserviamo un comportamento molto umano in un animale, ridiamo: non facciamo altro che divertirci della caricatura di noi stessi!

Lorenz, con quest’opera, vuole inoltre sottolineare quanto spesso i nostri atteggiamenti nei confronti delle altre creature siano sbagliati e sciocchi, dettati da conoscenze inesatte o da ignoranza. “Sano come un pesce”? “Feroce come un lupo”? “Stupido come un’oca”? Mai proverbi furono più errati! Chi possiede un acquario sa che le creature acquatiche sono le più sensibili a malattie e parassiti. Chi ha assistito ad una lotta tra tortore saprà che questa terminerà con la morte di uno dei due combattenti, al contrario dei lupi, in cui si scatena un’inibizione che permette allo sconfitto di non venir sbranato. E chi, come Lorenz, ha sperimentato l’adozione di una piccola ochetta selvatica, o di un’altra specie di uccello evoluto, conoscerà il loro attaccamento affettivo e il manifestarsi di reazioni e istinti innati che permettono loro di “leggerci nella mente”.

E mille altre cose ancora racconta Lorenz: quanto gli animali monogami, soprattutto uccelli quali taccole e corvi, siano estremamente teneri e affettuosi l’uno con l’altro per tutta la loro vita insieme, come raramente succede nell’uomo; come da un acquario si può trarre una grande gioia, creando micromondi dall’enorme varietà di vita, o come anche il più semplice animaletto può farci felici nel nostro piccolo universo domestico.
Lorenz ci descrive i comportamenti degli animali con la coscienziosità e la precisione di uno scienziato e la curiosità e lo stupore di un bambino…un connubio che rende quest’opera scorrevole, interessante e piacevole sia ai grandi che ai piccini.

- “…l’animale in libertà, che potrebbe fuggire e invece rimane perché mi è affezionato, costituisce per  me una fonte di gioia ineffabile.” –