"In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso" - Aristotele

"Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già inventata" - Albert Einstein

"Abbiamo la Terra non in eredità dai nostri genitori, ma in prestito dai nostri figli" - proverbio indiano


Ciao a tutti! Questo blog è dedicato a tutti coloro che amano la natura e che amano osservarla, leggerla, scriverla.
Qui troverete i vostri animali preferiti e i luoghi che da sempre sognate di visitare; i libri più interessanti; news e articoli su argomenti attuali come la caccia, la vivisezione, la deforestazione; link a eventi e iniziative; le più belle foto dal web e altro ancora...
...tutto ciò che volete sapere sulla natura è qui!
Roby

domenica 20 marzo 2011

LEZIONI DI ECOSTILE PER TUTTI

"Lezioni di ecostile" è un libro da regalare a tutti gli amanti dell'ambiente, ma non solo. In questo volume scoprirete la verità sugli assurdi sprechi dell'uomo e contemporaneamente degli utili consigli per risparmiare le preziose e non infinite risorse del nostro pianeta, nonchè i nostri soldi.

L'autore è Andrea Segrè, preside dell’Università di Agraria di Bologna, ma anche presidente di "Last Minute Market", progetto che cerca di evitare inutili sprechi di cibo attraverso il recupero dei prodotti freschi, che vengono  scartati ogni giorno dalla grande distribuzione perchè prossimi alla scadenza o non perfetti a seguito del confezionamento; tutti questi alimenti salvati dalla discarica vengono affidati ad enti che si occupano di aiutare i bisognosi.

Un esempio pratico di questo "salvataggio" può essere rappresentato da una confezione di 5 banane (o di qualsiasi altro alimento fresco) che viene scartata completamente a causa di uno solo dei suoi frutti che non si trova in perfette condizioni. In questo caso viene letteralmente buttata in discarica tutta la confezione, nonostante le altre 4 banane siano in perfette condizioni per la vendita e per il successivo consumo.

Si tratta di un vero e proprio manuale per adottare uno stile di vita all’insegna delle scelte “green”.
Come si può intuire dal titolo, “Lezioni di ecostile” propone tre lezioni, con esempi concreti, dedicate al consumo critico, alla riduzione degli sprechi, contro l’imperativo della crescita ad ogni costo che pervade la nostra economia.
Il manuale richiama l’attenzione del lettore sulla semplice possibilità di consumare meno, di ridurre i rifiuti e di limitare gli scarti degli imballaggi; una cultura del riutilizzo con l'obiettivo di trasformare gli sprechi in utili risorse.

"Lezioni di ecostile. Consumare, crescere, vivere" è edito da Mondadori.
Pagine: 160

Costo: €15,00
EAN: 9788861594937

venerdì 11 marzo 2011

La «certificazione» del Dip.to Americano della Pesca e della Fauna


 «Il coguaro ? Non esiste più»

Nessun avvistamento dagli Anni Trenta del «leone di montagna» americano. Gli scienziati si arrendono: «Neppure un singolo esemplare sopravvive»


NEW YORK – Ha scorrazzato per secoli nelle foreste più inaccessibili di ben ventuno stati americani, ispirando generazioni di scrittori e naturalisti. Ma da ieri il puma dell'est degli Stati Uniti è stato dichiarato ufficialmente estinto. La scomparsa dell’elusivo felino – chiamato anche coguaro o leone di montagna - risale probabilmente agli anni '30 del secolo scorso. Ma gli esperti del Dipartimento Americano della Pesca e della Fauna non volevano crederci e dal 1973 l’avevano incluso nella lista delle specie minacciate, nel tentativo di aiutarne il ripopolamento.

AVVISTAMENTI - Ora l’agenzia federale ha deciso di gettare la spugna. «Anni di osservazioni e studi sul terreno non hanno portato all’avvistamento di neppure un singolo esemplare», spiega Martin Miller, responsabile del Dipartimento. «Purtroppo – aggiunge, - non abbiamo trovato alcuna conferma della sua esistenza». I puma avvistati da diversi testimoni sono risultati infatti esemplari di altre sottospecie, spesso sudamericane, tenuti in cattività e poi fuggiti o liberati nella natura. Altri - ha ancora affermato Miller - «appartenevano a sottospecie occidentali americane migrate a est e nel Midwest». La decisione della Fish and Wildlife Agency di defalcare l' «eastern cougar» dalla lista delle specie protette non riguarda però alcuni suoi parenti stretti, come la pantera della Florida, altra sottospecie di felini minacciata di estinzione che oggi occupa ormai solo il 5% del suo territorio originario, con meno di 160 esemplari nel sud ovest del Sunshine State. «È una vera tragedia», puntano il dito Chris Bolgiano e Jerry Roberts, autori del libro The Eastern Cougar, «quando i primi coloni europei raggiunsero le sponde del Nord America il puma dell’est era uno degli animali più diffusi. Ma all’inizio del 20° secolo era quasi estinto», aggiungono. «Vittima della stessa rapacità e ignoranza che ha decimato i lupi e i bisonti in altre zone del paese».

Fonte = Corriere della Sera

mercoledì 9 marzo 2011

La scimmia e la tartaruga

-leggenda indiana-

Compare Tartaruga si annoiava da morire: i giorni passavano sempre uguali. Il mare si estendeva all'infinito, le onde succedevano alle onde.
 Nessuno veniva mai a rallegrare la sua vita monotona, tranne qualche volta una balena o un gruppo di delfini, che passavano in lontananza, al largo dell'isola.
Un giorno, scorse una scimmia che si rimpinzava di banane.
"Perché cercare un amico nel mare?" pensò la tartaruga. "Compare Scimmia sembra un compagno ideale, certamente più simpatico di un granchio!".
"Buongiorno Compare Scimmia! Vorresti essere mio amico?"
"Buongiorno Compare Tartaruga! Certamente!".
Da quel giorno trascorsero insieme tutto il loro tempo; la tartaruga non si era mai divertita tanto.
Un giorno la scimmia la invitò ad assaggiare le banane. Un altro giorno le disse: "Vieni, ti insegnerò ad arrampicarti sugli alberi!".
La sera, Compare Scimmia raccontò alla moglie: "Ah! Come mi sono divertito! Avresti dovuto vederlo mentre si arrampicava su un albero! Compare Tartaruga è il mio migliore amico!".
Anche Compare Tartaruga disse alla moglie: "Che amico meraviglioso! Come mi annoiavo prima di conoscerlo!".
Ma Comare Tartaruga non condivideva la sua gioia e pensava: "Mio marito sta sempre con il suo nuovo amico. Devo sbarazzarmi di questa maledetta scimmia!"
Una sera, Compare Tartaruga trovò la moglie a letto. "Sei malata?".
"Sì, molto malata; il dottore ha detto che sto per morire e che l'unico modo per salvarmi è mangiare il cuore di una scimmia!".
"Il cuore di una scimmia! Ma dove potrò trovarlo? L'unica scimmia che conosco è il mio amico!".
"Allora, non mi resta che morire!" disse Comare Tartaruga con voce fioca.
Compare Tartaruga era disperato. Rifletté a lungo e infine decise che avrebbe sacrificato il suo amico.
Lentamente, si diresse verso la casa di Compare Scimmia.
"Buongiorno, Compare Tartaruga! Che piacere rivederti! Qual buon vento ti porta?".
"Mia moglie vorrebbe invitarti a cena questa sera, verrai?".
"Certo, volentieri!". La scimmia seguì allegramente il suo amico fino in riva al mare, ma non poteva continuare non sapendo nuotare.
"Sali sul mio guscio! - gli disse la tartaruga - Ti porterò io!".
La scimmia si aggrappò al guscio lasciandosi trasportare tra le onde. Avrebbe voluto chiacchierare ma l'altro non rispondeva:
"Mi sembri molto triste e silenzioso! Cosa ti è successo? Racconta: farei qualsiasi cosa per te!".
"Ah, amico mio - finì per confessare Compare Tartaruga - c'è solo un sistema per salvare mia moglie, e cioè che tu mi dia il tuo cuore!".
"Ahi! - pensò la scimmia - "ho detto qualsiasi cosa, ma c'è un limite a tutto! Come faccio a risolvere la situazione? Compare Tartaruga può farmi annegare da un omento all'altro!"
D'improvviso, si colpì la fronte.
"E' terribile! Ti darei volentieri il mio cuore, ma dobbiamo tornare indietro a prenderlo!".
"Il tuo cuore non si trova nel tuo petto?".
"Come? - esclamò la scimmia - Non sai che le scimmie lasciano il cuore in una brocca, accanto alla loro casa, prima di intraprendere un viaggio?".
La tartaruga si fermò e disse: "Ma come facciamo?".
"È molto semplice! Riportami sull'isola e andrò a prendere il mio cuore!".
La tartaruga tornò indietro, la scimmia saltò sulla riva e si arrampicò rapida su un albero.
"Uff! Sono salvo! Mi hai spaventato!".
"Ma - gridò la tartaruga - e il cuore che mi hai promesso?".
"Il cuore? Non sei abbastanza furbo, Compare Tartaruga. Batte nel mio petto, naturalmente, e ci tengo molto! Addio!".
Compare Tartaruga ritornò triste a casa: aveva perso un amico, ma ebbe almeno la consolazione di veder guarita la moglie.

Perchè i corvi sono neri

-leggenda indiana-

Nei giorni lontani, quando la terra e la gente su di essa erano state create da poco, tutti i corvi erano bianchi come la neve.
In quei tempi antichi la gente si procurava cibo a sufficienza cacciando il bufalo. Ma questi popoli non avevano nè cavalli, nè armi da fuoco, nè armi di ferro e cacciare i grossi bufali a piedi con armi che avevano punte in pietra era duro, aleatorio e pericoloso. I corvi rendevano le cose ancora più difficili per i cacciatori per che erano amici dei bufali. Librati alti nell'aria, vedevano tutto quello che succedeva nella prateria. Ogni volta che notavano dei cacciatori avvicinarsi ad una mandria di bufali, volavano dai loro amici e, appollaiati tra le loro corna, davano l'allarme: -"Cra, cra, cra, cugini, stanno venendo dei cacciatori. Stanno avanzando furtivamente attraverso quella gola laggiù. Stanno salendo dietro quella collina. State attenti! Cra, cra, cra!"-.
Allora i bufali fuggivano, e la gente soffriva la fame. Così la gente tenne un consiglio per decidere che cosa fare.
Tra i corvi ce n'era uno veramente enorme, due volte più grosso di tutti gli altri. Quel corvo era la loro guida. Un vecchio e saggio capo si alzò e diede questo suggerimento: -"Dobbiamo catturare il grosso corvo bianco"- disse -"e dargli una lezione. O continueremo a soffrire la fame"-.
Portò fuori una grande pelle di bufalo, con la testa e le corna ancora attaccate. La mise sulla schiena di un giovane coraggioso, e disse: -"Nipote, insinuati tra i bufali. Penseranno che tu sia uno di loro, e potrai catturare il grosso corvo bianco"-.
Camuffato da bufalo, il giovane strisciò tra la mandria come se stesse pascolando. Le grosse bestie pelose non gli prestarono nessuna attenzione. Allora i cacciatori uscirono dall'accampamento dietro di lui, con gli archi pronti. Come si avvicinarono alla mandria, i corvi arrivarono volando, come al solito, dando l’allarme ai bufali: -"Cra, cra, cra, cugini, i cacciatori arrivano per uccidervi. Fate attenzione alle loro frecce. Cra, cra, cra!"-. E come al solito tutti i bufali fuggirono via in disordine; tutti eccetto il giovane cacciatore camuffato sotto la sua pelle pelosa, il quale faceva finta di continuare a pascolare come prima.
Allora il grosso corvo bianco venne giù planando, si appollaiò sulle spalle del cacciatore e sbattendo le ali disse: -" Cra , cra, cra, sei sordo, fratello? I cacciatori sono vicini, appena sopra la collina. Mettiti in salvo!"-.
Ma il giovane coraggioso si allungò da sotto la pelle di bufalo e afferrò il corvo per le zampe. Con una corda di pelle grezza legò le zampe del grosso uccello ed allacciò l’altro capo ad una pietra. Per quanto si dibattesse, il corvo non potè fuggire. La gente sedette nuovamente in consiglio: -"Cosa ne dovremo fare di questo grosso uccello cattivo, che ci ha fatto soffrire cento volte la fame?"-. -"Lo brucerò all’istante!"- rispose un cacciatore arrabbiato e, prima che qualcuno potesse fermarlo, tirò via con uno strattone il corvo dalle mani di quello che l’aveva catturato e lo ficcò nel fuoco del consiglio, corda, pietra e tutto quanto. -"Questo ti servirà di lezione"- disse.
Naturalmente la corda che teneva la pietra bruciò quasi subito, ed il grosso corvo riuscì a volare via dal fuoco. Ma era malamente bruciacchiato, ed alcune sue penne erano carbonizzate. Benché fosse ancora grosso, non era più bianco.
-"Cra, cra, cra"- gridò, volando via più velocemente che potè -" non lo farò mai più, non darò più l’allarme ai bufali, e così farà tutta la nazione dei corvi. Lo prometto! Cra, cra, cra!"-.
Così il corvo fuggì. E da allora tutti i corvi furono neri.

domenica 6 marzo 2011

La storia della proboscide

Tanto tanto tempo fa gli elefanti non avevano il naso lungo. Anzi, erano animali molto diversi, con il muso simile a quello di un orso, ma con molto meno pelo. Un giorno nella savana africana nacque un elefantino molto dispettoso e curioso che infastidiva tutti gli altri animali. Un giorno l'elefantino andò dalla giraffa e chiese: "Perchè hai il collo cosi lungo?". Lei, un po' perché era permalosa e un po' perché non sapeva che cosa rispondere, lo caccio' via. Allora l'elefantino sconsolato si rivolse all'ippopotamo, perché era incuriosito dalla sua mole. "Perchè sei così ciccione?" gli chiese. E anche l'ippopotamo lo trattò male. Il cucciolo di elefante s'incamminò verso il bosco e pensò di andare a parlare con il coccodrillo. Quindi proseguì per il fiume. Non appena vide il coccodrillo, si avvicino' per fargli qualche domanda impertinente. Ma il feroce animale fu più veloce di lui, e prese il piccolo elefantino per il naso. L'elefantino, per liberarsi, tirò così tanto che il naso gli si allungò. E così, da quel giorno, tutti gli elefanti hanno il naso lungo, cioè la proboscide.
Il fiore e la lumachina

C'era una volta un piccolo fiore che era nato in mezzo ad un grande prato verde. Purtroppo però non aveva nessuno vicino a sé e si sentiva triste. Un giorno c'era un sole molto forte e l'aria era calda e il piccolo fiore si faceva forza per resistere, e pensava: - "Se solo ci fosse qualche altro fiorellino come me con cui parlare, forse mi sentirei meglio"-.
Ad un certo punto sentì sotto di se un rumore e si abbassò per vedere cos'era. Si trattava di una piccola lumachina che stava andando in cerca di un po' di ombra. La lumachina lo guardò e gli disse:
-"Ciao bel fiore, posso stare un po' sotto ai tuoi petali affinchè l'ombra mi protegga?"- Il fiore a dire il vero non sapeva cosa rispondere, non aveva mai visto una creatura simile e sinceramente ne era anche un po' spaventato e rimase in silenzio. La lumachina, vista la sua indecisione, gli disse ancora: -"Non temere, non ti farò del male, e poi ti terrò compagnia, ti racconterò tutte le storie che conosco"-.
Così il fiore accettò, e da quel giorno in poi la lumachina andava sempre all'ombra dei suoi petali e gli raccontava una favola o un viaggio che lei aveva intrapreso e il fiore era immensamente felice di avere una così dolce compagnia. Arrivò l'estate e il fiorellino si sentiva tanto debole, si sentiva strano; così chiese alla lumachina cosa potesse essere. Lei gli rispose che ogni fiore, ad un certo punto della sua vita, deve intrapendere un viaggio: il suo polline viene sollevato dal vento e va ad adagiarsi su un prato o in mezzo ad un bosco e dopo qualche tempo nascono tanti altri fiorellini proprio come quello da cui era partito. A questa notizia il fiore divenne tristissimo, si mise a piangere e disse alla lumachina che non voleva allontanarsi da lei, che voleva starle sempre vicino perchè non aveva mai avuto qualcuno cui teneva tanto. Allora la lumachina gli fece una promessa e gli disse che quando sarebbe avvenuta questa trasformazione, lei si sarebbe occupata di raccogliere tutti i granellini di polline e di tenerli vicini e farli cadere in un posto bellissimo e protetto e che dopo di lei i suoi figlioletti avrebbero fatto la stessa cosa così che ogni fiorellino potesse avere la propria amica lumachina con cui parlare. E così è stato.

Allora quando vi capiterà di camminare in un prato e vedrete una lumachina che si sta riparando all'ombra di un bel fiore, non disturbateli, e magari se vi avvicinate un po' riuscirete a sentire anche voi le meravigliose storie che si stanno raccontando.
Perché l’elefante è così grande? 

Narra una leggenda africana che, all’origine del mondo, l’elefante aveva la statura degli altri animali; nonostante ciò era il più prepotente, voleva comandare su tutti ed essere servito e riverito come un re.
Gli abitanti della savana, stanchi delle sue prepotenze, si riunirono di nascosto in assemblea e dissero:
- "Non vogliamo più sopportare le angherie dell’elefante, tutti noi viviamo nel terrore, ogni protesta e ogni ragionamento non sono serviti a niente. E’ ora che facciamo qualcosa per fargli capire le nostre ragioni".
Discussero a lungo fino a che, di comune accordo, decisero di dargli una sonora lezione. Invitarono il prepotente in un’ampia radura dove gli avevano preparato un ricco banchetto per rabbonirlo e per tenerlo occupato. L’elefante aveva accettato ben volentieri, tutto contento di essere così ossequiato. Mentre era assorto a gustare il pranzo, gli animali lo circondarono e cominciarono a dargli tante botte con le zampe e con le corna sino a gonfiarlo tutto, da capo a piedi!
Il malcapitato, alquanto malconcio, andò a tuffarsi nel vicino fiume per dare refrigerio alle tante ferite che aveva sul corpo. Gli ci vollero parecchi giorni per guarire e, quando i dolori furono passati e le piaghe rimarginate, l’elefante, specchiandosi nell’acqua del fiume, vide che il suo corpo era rimasto tutto gonfio, enorme, pesante! Soltanto le orecchie erano rimaste come prima e certamente non facevano bella figura in quel suo grande testone!
Era diventato il più grande animale della savana, ma il suo potere era finito! Ora non avrebbe più potuto comandare nemmeno sugli animali più piccoli perché la sua grande mole avrebbe ricordato a tutti la lezione avuta nella radura.
E fu così che l’elefante, da quel giorno, prese a camminare con le orecchie abbassate… per la vergogna.

Perchè il sole vive in cielo ?

Il mare ha sempre vissuto sulla terra, dove ci sono vallate e depressioni del terreno, ma il sole non vive in cielo da sempre. Un tempo il sole era appoggiato sulla cima di una montagna. Il sole e il mare erano buoni amici. Spesso il sole scendeva dalla montagna e andava a far visita al mare e i due passavano del tempo a divertirsi insieme. Il sole chiedeva spesso al mare di andare a fargli visita a casa sua, sulla cima della montagna, ma il mare non ci andava mai. Dopo un po' il sole comincio' a offendersi per il comportamento del mare e si arrabbio'. "Perché non vuoi venire a casa mia? Io sono un buon ospite, la mia casa e' grande e ho abbastanza cibo da offrirti". Il mare replico': "Mio caro amico, io sono enorme e profondo, non ci starei a casa tua. Mi ritengo un tuo amico, e mi dispiace fare qualcosa che ti offenda". Ma il sole continuo' a insistere e il mare decise allora di salire sulla montagna. Era così immenso che in poco tempo sommerse la montagna, ma il sole era così orgoglioso da non ammettere di aver sbagliato. Così il mare continuo' ad avanzare e ben presto copri' anche altre montagne. Il sole, temendo di essere travolto dal mare, sali' fino in cielo. Il mare torno' a casa sua, mentre il sole, non potendo più tornare sulla cima della montagna, rimase in cielo.

giovedì 3 marzo 2011


SUPERQUARK: 2012 - LA PROFEZIA MAYA (PERCHE' E' UNA BALLA)




CATTIVA SCIENZA IN TV: COME SMASCHERARLA

Da un folto gruppo di blogger, ragazzi, genitori, scienziati, insegnanti e giornalisti nasce una interessante iniziativa volta a smascherare le numerose "bufale" scientifiche che la TV ci propina quasi ogni giorno. A partire da trasmissioni come Voyager e Mistero, per arrivare ai telegiornali.
Questo gioco, che ha anche dei premi in palio, punta ad aumentare la chiarezza delle informazioni in campo scientifico, ma soprattutto a impedire che credenze popolari e leggende metropolitane vengano spacciate per fenomeni di importanza scientifica. Una vera e propria gara, data la mole di errori che ci travolge ogni volta che cambiamo canale!
"Accendiamo il cervello", questo il nome del gioco. Non c'è titolo più azzeccato per un'iniziativa che ha lo scopo di rendere i giovani (ma non solo) consapevoli di ciò che vedono e sentono. Prima regola, non credere a tutto. Ma porsi delle domande. E cercare risposte altrove.

Per visitare il sito:  http://scienzaintv.ning.com/
Per vedere il video: http://www.diregiovani.tv/video/8067



martedì 1 marzo 2011

LA STORIA UNIVERSALE DISNEY A FUMETTI

La storia universale Disney: in onore dei 150 anni dell'unità d'Italia Paperino, Topolino, Pippo e tutti gli altri personaggi ci accompagneranno in un viaggio che dal Big Bang ci porta ai giorni nostri, attraversando i momenti più importanti della storia dell'uomo.
Ci saranno Paperamses e i suoi tesori d'Egitto, Topolin Colombo e la scoperta dell'America, Archimede Galileo con le sue sensazionali scoperte e, naturalmente, Paperibaldi e i suoi Mille.
Una grande iniziativa del Corriere della Sera, che permette di rivivere la Storia in chiave divertente sotto forma di fumetto insieme ai personaggi più amati di tutti i tempi.
Da non perdere!

 

- 34 volumi in edicola dal 22 febbraio

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NumeroTitolo
01I Paleopaperi - Preistoria: Dalle origini all'Homo Sapiens
02Paperi delle Caverne - Preistoria: Dalla pietra alla ruota
03Topolino l'etrusco - Antiche civiltà: Dai sumeri agli etruschi
04Paperamses - Egitto: La civiltà delle piramidi
05Topolino e Cleopatra - Egitto: Nel regno dei faraoni
06L'Atlantide di Topolino - Atlantide e altri miti
07Topiliade - Grecia: Dalle origini alla polis
08Paperistra - Grecia: Filosofia, arte e cultura
09Paperinus Tapinus - Roma: Da Romolo a Cesare
10Pippus Bis-Bis - Roma: L'impero
11Topan il barbaro - Le invasioni barbariche
12Un papero vichingo - I popoli del Nord
13Paperartù - Medioevo: L'epoca dei cavalieri
14Ser Topolino - Medioevo: Feudi e castelli
15Messer Papero - Comuni e signorie
16La Gioconda di Topolino - Il Rinascimento
17To-Po-Lin - Cina e Giappone feudali
18Paperin Temucin - Invasioni dall'Oriente
19Marco Topo - Marco Polo e la Via delle Spezie
20Paperin de la Ventura - Compagnie di ventura
21Topolin Colombo - La  scoperta dell'America
22Paperin Capac - Il Nuovo Mondo
23Topolino sulla Mayflower - La Rivoluzione Americana
24Don Pepito Paperon - L'epopea del West
25Archimede Galileo - L'Illuminismo in Italia
26Aramouse - L'Illuminismo in Europa
27Il corsaro Paperinero - Battaglie sui mari
28Paperibaldi - Dalla Rivoluzione Francese all'Unità d'Italia
29Il Papero Rosso - La Grande Guerra
30Paperi e motori - Età contemporanea: L'automobile
31Un ponte per lo Zione - Età contemporanea: Grandi opere
32Cosmo Papero - Età contemporanea: La conquista dello spazio
33Papernet - Età contemporanea: La rivoluzione informatica
34Papermusic - Età contemporanea: Tv, moda e spettacolo
LA SCIENZA IN PIAZZA - MILANO

Dal 22 febbraio al 31 marzo alla Triennale di Milano si terrà l'evento "Happytech - Macchine dal volto umano", una mostra dove arte e scienza si incontrano.
Per maggiori informazioni visitate il sito: http://www.lascienzainpiazza.it/happy/index.php?sede=milano